31 gennaio 2011

Vintage ispiration street style.


Ispirazione Vintage. Parole della prof durante una lezione di disegno. L'ultimo compito assegnatoci a scuola è una collezione dal retrogusto vintage, riportare a nuova vita capi oramai dimenticati. Io ho scelto gli anni 50. Li adoro, forse per le gonne a ruota e quelle donne così sofisticate , forse perchè sono gli anni della rinascita dopo la guerra, forse anche per grease, comunque sia li adoro. Sabato in un bar ho incontrato una ragazza deliziosa, il suo look mi ha davvero colpito sembrava uscita da un fil d'epoca, così mi sono fatta avanti e ho deciso di fare qualche foto. Spero che all'interessata piacciano, ti prego di lasciarmi un commento con scritto il tuo nome così posso scrivere chi sei. Che dire.
 Stay Tuned. XoXo Audrey.






PS: Questo è il mio post n° 100 ^^ Wow non credevo di poterci mai arrivare .

Sweet 18 : Valeria and Pamela


Una tappa importante della vita. I 18 anni. Ci siamo arrivati. Non ci credo proprio, anni fa dicevo, quando avrò 18 anni farò tante cose, adesso che ci sono quasi non me ne rendo nemmeno conto. Si respira un'aria nuova, aria di maturità , anche se secondo me non so i diciotto che rendono matura una persona. Sono andata al compleanno di due mie compagne di classe, amiche , e sorelle, è stata una serata pazzesca , nonostante l'emicrania , che mi accompagna oramai da una settimana. Non c'è molto da raccontare e credo che nemmeno vi interessi  molto... però queste sono le foto . Un po' della mia vita.
Baci Audrey ;).




LE FESTEGGIATE:
VALERIA & PAMELA








28 gennaio 2011

Critiche "dal'alto dei cieli" : Franca scozzani parla dei blogger

Bloggers: un fenomeno o un'epidemia?

Molte domande su questa invasione inarginabile di fashion blogger. Come mai hanno tanto credito? Come mai siedono in prima fila? Come mai anche la Camera Nazionale della Moda Italiana le/li tiene così in considerazione da arrivare a fornire loro macchina con driver per assistere alle sfilate, come è successo durante la moda maschile?

Per Vogue hanno una qualche importanza? Abbiamo veramente bisogno di tutte queste/i blogger? Non hanno punti di vista, ma parlano solo di se stesse/i e si fotografano con abiti assurdi. Qual è il senso? Intanto io non so neanche chi siano, a parte qualcuno/a, perché sono tanti e tutti uguali, e così presi nel cambiare vestito per farsi notare, che automaticamente ai miei occhi diventano un gruppo e non delle singole persone.

Hanno, la più parte di loro, la smania di farsi riconoscere durante le sfilate. Ne incontro parecchie, mi dicono il nome o lo chiedo io, quando me le segnalano, perché sedute in prima fila, e non ne ricordo uno. Si chiamano blogger così come le veline si chiamano veline ma nessuno ne sa il nome proprio. È una categoria. Anonima, eppure presente.

Non fanno grandi danni perché la maggior parte vive la vita di una falena. Una sola notte. E quelle che durano di più non necessariamente sono le più brave o hanno un blog più interessante. È sicuramente una moda e come tutte le mode, specie nel mondo per appunto di moda, vengono seguite ed esaltate.


È comunque un fenomeno interessante, perché cambia l'approccio verso la moda. Non solo addetti ai lavori blasé e sempre un po' critici a commentare le sfilate, ma anche persone che sono, sicuramente, senza nessun background culturale di moda, ma senza neanche condizionamenti dovuti alla conoscenza o agli interessi.


I loro commenti sono naif ed entusiasti. Non hanno un vero peso e un valore per gli addetti ai lavori. Certo che no.


A me personalmente però interessa sapere cosa dicono alcuni di loro per capire un altro punto di vista e non solo quello dei giornalisti "so tutto io che sono qui da trent'anni!". Non avere dei preconcetti a volte aiuta a vedere quello che gli addetti ai lavori non vedono più.

Non sono critiche attendibili? Non è importante se lo siano o meno, quello che conta è l'opinione di gente diversa per genere di vita, derivazione sociale e culturale. I giornalisti a volte sono duri nei commenti. E non sono anche queste personali opinioni? E poi alla fine, siamo onesti, è più importante chi commenta o chi compera? Chi si deve ascoltare: il buyer o il giornalista? E allora perché non un blogger?

Perché tra i blogger ci sono dei veri outstanding. Ragazzi o ragazze che hanno imposto un loro stile, anche a volte circense, ma personale. Sono dei veri originali in questo mondo e hanno inventato un modo nuovo di fare comunicazione.

Non tutte le mode sono belle e forse non tutti i blogger sono bravi, ma sinceramente neanche tutti gli stilisti e tutti i giornalisti lo sono. Ci vuole tempo per affermarsi e poi, una volta arrivati, per essere capaci di resistere. Il tempo decide il vero successo. Quello che segna un pezzetto di storia.
E il fenomeno "blogger" è troppo giovane, troppo nuovo.

Un momento di calma, prima di divinizzarlo o disprezzarlo. C'è ancora tanta gente che non sa cosa significhi "blogger" e nessuno di noi sa come si evolverà e se sarà capace di evolversi. Insomma, è una nuova specie ancora tutta da tenere sotto osservazione. L'unica cosa che si può dire con certezza è che, se fosse una malattia, diremmo che è "un'influenza virale". Anzi un'epidemia!

Una critica "dall'alto dei cieli" , la definisco io. Noi piccole pulci nel mondo della moda , noi bloggers, siamo arrivati nel blog della Scozzani. Approvo tutto quello che dice. Si, io mi sento una Fashion blogger, perchè parlo di moda in un blog, ma non mi sento all'altezza di poter giudicare la moda, ne tantomeno di dettarla. Punto primo a causa della mia giovane età, punto secondo a causa della minima preparazione che ho nel settore. Studio moda oramai da tre anni, mi sento abbastanza preparata a riguardo , ma mai potrei definirmi una " giornalista di moda " ne tantomeno riuscirei ad osannare la mia passione per essa. La moda è un mondo duro, l'ho sempre detto e continuo a ribadirlo. Per me si sta dando troppa e dico TROPPA importanza ai blogger. Fare foto agli outfits, come dice la Scozzani, a volte circensi, è davvero DETTARE MODA?? Non lo so, so solo che per arrivare lassù " nell'altro dei cieli" c'è tanto da lavorare, e un blog, non fa testo, 20000 visite al giorno o 2.
Resta il fatto che di moda alcuni, non ne capiscono un tubo.
XoXo Audrey.
 

27 gennaio 2011

VINTAGE Obsession

Classy and Fabulous
MY VINTAGE OBSESSION

POST DI SCUSE * PARIS HAUTE COUTURE

Lo chiamo post di scuse... scuse per il fatto che da Lunedì sono assente sia nel blog che nella pagina, e sarò assente molto spesso in questo tragico periodo di collezione , verifiche e tante altre belle cosine scolastiche che vengono inflitte a una povera studentessa diciassettenne come me.
Mi ero ripromessa di non mollare il blog, purtroppo tra corsi , danza e ora anche due abiti da realizzare non ho proprio più il tempo materiale per mettermi qui a scrivere e a creare post come facevo fino ad una settimana fa.
Cercherò di fare foto dei miei outfits, e di tenermi al passo con le nuove collezioni. Non ci posso fare nulla, mi devo rassegnare , fino a che avrò la scuola, il blog dovrà rimanere in secondo piano.
A presto carissimi . Un bacione Audrey.

PARIS HAUTE COUTURE 2011

25 gennaio 2011

Get the silver Look !



Argento. Nuovo trend. Adoro questo colore. Lo trovo davvero molto glam e raffinato , portabile sia di giorno che di sera. Adoro anche il total look. Ecco qui alcuni spunti per questo look, dall'abbigliamento , passando per gli accessori fino al trucco .
Audrey.

TRUCCO

GIOIELLI

SCARPE


CEEBRITIES SILVER OUTFITS




24 gennaio 2011

Dita Von Teese- Burlesque Style


Quando oramai il nudo non fa più scandalo, una donna dall' innata sensualità non mostra mai del tutto il suo corpo: Dita Von Teese. Pelle candida, corpetti stretti, fisico da pin.up, capelli corvini, è lei la più grande seduttrice , colei che ha fatto dello spogliarello una vera e propri a arte, il Burlesque.

Heather Renée Sweet, clase 1972, Dita è il nome dell'attrice tedesca Dita Parlo, diva degli anni '20, Von Teese è il nome d'arte che Playboy ha involontariamente scelto per lei .
Dita Von Teese ha usato la sua professione più come mezzo che non come fine per affermarsi come modello di stile.
 E la consacrazione è puntualmente arrivata, sia sulle pagine di magazine del calibro di Vogue e Vanity Fair, sia sulle passerelle, dove ha sfilato per Vivienne Westwood, Moschino e Jean Paul Gaultier.
Molte volte, troppe direi, vengo paragonata a lei, soprattutto da persone che non mi conoscono, dicono che la mia sensualità ricorda molto Dita. Lo prendo davvero come un complimento, è un'artista che fadella sensualità il suo lavoro non risultando mai volgare.
Me like Dita.

Dita ha posato per il numero di ottobre  di Vogue in un servizio chiamato "A provocative elegance" By Steven Klein.
Ecco a voi le foto (cliccate per ingrandire).


DITA FASHION ICON





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